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DEI MIEI INTENSI PALPITI

UN SOLCO DI MIELE

A CIRCE

ALLA CITTÀ DOLENTE

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DEI MIEI INTENSI PALPITI
A mia nipote Antonella

Dicono che tu mi somigli.
In fondo sono tuo nonno,
la radice del tuo essere germoglio,
mimosa, margherita.

Nel mio cuore
sei carezza di vento
e alito di sole…
aria e luce
dei miei intensi palpiti.

Per te annoto i sogni
tra i taccuini della vita,
senza mai stancarmi di guardarti,
quando tra la tenerezza delle braccia
inviti al sonno
un orsetto di peluche.

Forse nel seguirti
mi arrenderò a lunghezze di sentieri,
per ritrovarti poi
tra profumi di ricordi
e di memorie
dove ti asciugherò le lacrime
coi fazzoletti degli affanni,
con quei sorrisi
che ti renderanno forte
e nobile per sempre…
mio piccolo, ma preziosissimo tesoro.
UN SOLCO DI MIELE
A mia nipote Fiorenza

Un solco di miele
sulle tue guance piccine
m’avvicina a te,
nipote mia
confetto dipinto
col bianco e col rosa,
approdo di stanchezze
che ti nascondo col sorriso.

Nel mirarti
m’accorgo di essere un bambino
che fa da spalla
ai tuoi giochi
che mi scaldano dentro
in questo tempo
di Novembre.

Ed è da te
che attingo ancora
speranze di bene
nella sofferenza di certe notti
che per fortuna
svaniscono in fretta,
nell’immaginare
l’infinita dolcezza
che mi donerai
il giorno dopo.
A CIRCE
Tra le tue braccia
avrei chiuso le porte
alle miserie
del mondo.
Forse m’avresti avvinto
con catene
di zucchero e miele.
Ed io, per te
sarei stato un fremito,
un lampo
che nell’intimo
ti annuncia
piogge di benessere…
Nell’incanto dei tuoi occhi
avrei ceduto al tempo
il cuore e la memoria.
ALLA CITTÀ DOLENTE
Ho volato
sopra ali di farfalle
per raggiungere quei treni
che contenevano speranze.

Ho salutato il mare,
gli alberi, le colline
per entrare
nella città dolente.

Avevo valigie di sorrisi
da deporle negli occhi
dell’attesa…

Forse bramavo solo
condoni di peccati
quando nell’abbracciarla
ho allontanato il male
che le incupiva il cuore.


Dal 9 Dicembre 2011 sono 4413 le pagine viste del poeta.Pagine realizzate da Alessandro Paliotti