ALCUNI GIUDIZI CRITICI


Raffinata ed immediata dal teso arco di questa poetessa scocca l’acuminata freccia dell’analisi. La società, l’uomo nelle complesse varianti comportamentali, offrono messaggi di civiltà e d’amore che non dovrebbero essere ignorati…
(Tratto dall’Antologia “I Contemporanei” edito da Gruppo Editoriale Veneto, Marcon (VE)



Ho letto con piacere le sue opere, che mi hanno riportato l’aria della Lucania, terra che amo. Le sue liriche mi sono piaciute, particolarmente “Senza parole”. “Usigniuol”, “Sera”, “Un giorno”, “Pensiero”, “Gente”, e tutte le poesie in dialetto che, secondo me, hanno un messaggio profondo. Sono belle anche le Foto di Adamo Ponzio. In quanto alla narrativa “L’isola della finzione” mi convince soprattutto nella prima parte, quella dove l’autrice racconta in prima persona, con ritmo e taglio narrativo unitari, e dove risulta convincente e in buona evidenza il suo animo, tanto che viene voglia di conoscere come continua, cioè il seguito della vita di Angela Dibuono.
Giuseppe Bufalari (scrittore)



La poesia di Angela Dibuono tende alla sospensione dell’animo mediante un uso particolare della parola nel verso che ora si sostanzia in una composizione pensosa e carica di riflessioni, appena abbozzate, ora in una modalità leggera di procedere e come volutamente sfuggente ad ogni tentativo di denotazione (…). Sul piano tematico contenutistico l’autrice sembra privilegiare un certo intimismo lirico con riferimenti allargati o almeno tendenti a travalicare la visione individuale e soggettiva.
(tratto da “LA MEMORIA E L’IDENTITA’ ” - Antologia di “Poeti e scrittori lucani” -a cura del Consiglio Regionale della Basilicata.



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